Cenni storico-descrittivi:
per la sua conformazione orografica e
per la ricchezza di miniere, la zona fu, fin da tempi antichissimi, sede di un nucleo
abitato.
Il primo insediamento murato si sviluppò probabilmente nella frazione Piano, in seguito
l'accresciuta importanza del borgo e le esigenze difensive determinarono la costruzione di
una nuova cinta muraria in una zona più alta, a tutt'oggi chiamata Castello. All'intemo
di questa trovarono posto gli edifici più rappresentativi (sede del Comune, chiesa, case
del feudatario, le torri). Attualmente si è conservata, in frazione Castello, una torre a
base quadrata, probabilmente ridotta in altezza, con muratura in conci abbastanza regolari
di pietra scura. Non pienamente rispondenti alle esigenze difensive appaiono le finestre
sulla piazza, probabilmente aperte in epoca successiva.
Una seconda ipotesi riguardante l'antico castello di Bovegno, lo vorrebbe situato sul
colle di S. Martino, dove esistono i ruderi di una torre in grossi conci di pietra e con
una piccola porta archiacuta. Si potrebbe tuttavia trattare del campanile della vicina e
antica chiesa di S. Martino (anch'essa ridotta a rudere).
Cenni storici: centro di grande importanza nella
storia della valle fin dall'età romana, mantenne questa centralità nel medioevo. Negli
statuti (XIII-XV sec.) viene più volte citato come castrum. Fu di proprietà dei
Gonfalonieri, famiglia legata al Vescovo di Brescia, e il Comune ne fu affittuario fino al
1276.
Nel 1376 la comunità acquistò dalla famiglia Pinzoni la torre della piazza, già dimora
dei Gonfalonieri. |