Da Aiale a Marmentino

pendii dei monti di Irma

Antica via di collegamento tra Aiale e Marmentino (tratto iniziale)

Il Mella di Irma

Quando si va per boschi di solito si sa quello che ci aspetta: un profumo di terra umida, di resina e di muschio; la luce filtrata e frammentata che fatica ad illuminare il suolo; lo sguardo perennemente chiuso da rami e foglie e la linea sottile e rassicurante del sentiero; i rumori appena percettibili, gli scatti secchi, un repentino frugare tra le foglie cadute, un improvviso frullare d'ala. Tutto questo si sa.

Può anche succedere che dal folto della vegetazione spuntino inaspettati i resti di un'abitazione oramai sovrastata dagli alberi che la nascondono agli sguardi, testimone di esistenze tenacemente legate al bosco, esistenze antiche, da tempo scomparse. cascina Poffa nel primo tratto del percorso

resti appena visibili di una "calchera" (le pietre sono coperte da muschio)

Ma scoprire i segni di una diffusa manifattura, sparsa per tutto il pendio della montagna, non è cosa frequente.
Domenica, una domenica di novembre, uggiosa e umida, ci ha riservato questa sorpresa.

Risalendo le pendici del monte che da Aiale, appena sopra l'abitato di Lavone, porta a Marmentino, abbiamo scoperto, prima uno e poi numerosi, resti di vecchie "calchere": costruzioni circolari di qualche metro di diametro, in pietra, con un'apertura verso valle che dà su uno  spiazzo, poco più vasto, appositamente sgombro di alberi e spianato ad arte

percorso da Aiale al Dosso di Marmentino

Le "calchere" erano delle fornaci nelle quali si cuocevano le pietre di "dolomia" per ricavarne la calce

Sullo spiazzo antistante veniva accatastata la legna tagliata nel bosco e ricoperta di terra.

 "calchera" (disegno)

ricostruzione di calchera con catasta di legna in lenta combustione

Il fuoco, appiccato alla catasta da un'apertura praticata alla base del rivestimento, in difetto di ossigeno consumava le parti più volatili del legno lasciando intatto il carbone, utilizzato in seguito per scaldare le pietre accumulate nella "calchera". 

versante su cui si snoda il percorso verso Marmentino

Non è facile trovare simili resti, i fattori da combinare non sono molto frequenti. La montagna deve essere di natura calcarea con consistenti quantita di "dolomia", ricoperta di castagni e di faggi e con pendii non troppo scoscesi per permettere di ricavare sui suoi fianchi gli spazi pianeggianti necessari a costituire l'unità produttiva.

Una montagna così attirava genti dalle vallate vicine e numerose erano le cascine, alcune delle quali sono giunte fino a noi per testimoniare l'antica vitalità e perchè, sia pure lentamente, si sta  rinnovando l'amore per la natura. Si trovano così nuove motivazioni per un proficuo ritorno all'economia di montagna

cavalli al pascolo

stanziamento abitativo le antiche case del Dosso di Marmentino

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