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INDICE

La tristez-
za svanita

Due tipi geniali

La musica
La
foto-grafia

Mettiamo su famiglia

Tino per sempre

     

Una Storia Valtrumplina: Tino, mio cugino

La fotografia

Accantonata la batteria, sia pure con un rimpianto mai definitivamente superato, Tino rivolse i suoi interessi artistici alla fotografia che racchiudeva in sé due aspetti che sicuramente amava: la componente tecnica e la possibilità di manipolare, plasmare i soggetti ripresi attraverso l'arte insita nel processo di sviluppo fotografico.
Acquistò una splendida Rolleiflex, forse la miglior macchina fotografica di medio formato sul mercato in quel tempo, e tutta l'attrezzatura per allestire un efficiente laboratorio di sviluppo fotografico. Seguire il processo di formazione dell'immagine, vederla emergere piano, piano, vederne i contorni definirsi sempre più chiaramente fissandoli definitivamente al grado di nitidezza desiderato, ingrandire un particolare modificando l'inquadratura, aggiunse magia alle già numerose "magie" che avevo apprezzato negli anni salendo in via Castello. Tino fotografò molti degli avvenimenti che hanno contrassegnato la vita dei miei genitori, copodanni, incontri tra parenti, ricorrenze varie creando un piccolo archivio attraverso il quale mi sono riappropriato di quei momenti a cui mi ero sottratto in gioventù.

La fotografia, seguita anche nel suo sviluppo tecnico attraverso la lettura delle prime riviste specializzate, la musica, il lavoro (come Sergio lavorava alla Beretta dove erano apprezzate le loro doti tecniche), la casa e sua madre costituivano tutto l'universo entro il quale si svolgeva la sua vita, sempre pronto a stupirsi, a sorridere degli accadimenti dell 'esistenza. Durante tutti gli anni che l'ho frequentato ho sempre ammirato la sua disponibilità, la serenità con cui affrontava i disagi e non mi è mai successo di vederlo trascendere, perdere il controllo. Pur soffrendo dei contrattempi e dei malintesi evitava le contrapposizioni, non per viltà, ma per la consapevolezza che spesso le prese di posizione nette aumentano le difficoltà invece di appianarle. Le cose si risolvono meglio se ciascuno rinuncia a qualcosa. Almeno questa è l'impressione che io ho sempre avuto di Tino.