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INDICE
La tristez-
za svanita
Due tipi geniali
La musica
La
foto-grafia
Mettiamo su famiglia
Tino per sempre
Una Storia Valtrumplina: Tino, mio cugino La fotografia Accantonata la batteria, sia pure con un rimpianto mai definitivamente superato, Tino rivolse i suoi interessi artistici alla fotografia che racchiudeva in sé due aspetti che sicuramente amava: la componente tecnica e la possibilità di manipolare, plasmare i soggetti ripresi attraverso l'arte insita nel processo di sviluppo fotografico. La fotografia, seguita anche nel suo sviluppo tecnico attraverso la lettura delle prime riviste specializzate, la musica, il lavoro (come Sergio lavorava alla Beretta dove erano apprezzate le loro doti tecniche), la casa e sua madre costituivano tutto l'universo entro il quale si svolgeva la sua vita, sempre pronto a stupirsi, a sorridere degli accadimenti dell 'esistenza. Durante tutti gli anni che l'ho frequentato ho sempre ammirato la sua disponibilità, la serenità con cui affrontava i disagi e non mi è mai successo di vederlo trascendere, perdere il controllo. Pur soffrendo dei contrattempi e dei malintesi evitava le contrapposizioni, non per viltà, ma per la consapevolezza che spesso le prese di posizione nette aumentano le difficoltà invece di appianarle. Le cose si risolvono meglio se ciascuno rinuncia a qualcosa. Almeno questa è l'impressione che io ho sempre avuto di Tino.
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