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INDICE

pag. 1

Antonello
pag. 2

La famiglia si allarga
pag. 3

Adele
pag. 4

la vita di ogni giorno
pag. 5

problemi
di
sartoria
pag. 6

I "sensa
crapa"
pag. 7

Le
vacanze
pag. 8

L'avventura
pag. 9

Caregno
pag. 10

la caccia

pag. 11

I bimbi crescono
pag. 12

Il mare
pag. 13

La televisione
pag. 14

Inizia la rivoluzione

Parte Prima

Parte Seconda


 
 

Per Ernelia e Gianni il dopoguerra, gli anni della ricostruzione, non sono, tutto sommato, così difficili.
Gianni occupa un posto di responsabilità nel comune di Gardone, un posto "sicuro", le paghe non sono un gran che, ma con i tempi che corrono ci si può ritenere fortunati.
Per arrotondare assume anche incarichi collaterali: segretario dell'asilo comunale, dell'ambulatorio medico, dove operava il medico condotto, e del ricovero per anziani indigenti gestito di fatto con una certa rudezza ma uno spiccato senso pratico, da suor Scolastica, conosciuta e in parte temuta in tutta la valle.
A questa struttura, collocata in una splendida costruzione settecentesca con al centro un chiostro che abbracciava un bel giardino all'italiana con l'immancabile vasca con i pesci rossi, si aggiunse un gabinetto di radiologia e otorinolaringoiatria.

Gianni è molto assorbito da questi ed altri incarichi che di volta in volta gli vengono affidati ed essendo un uomo di poche parole non è abituato a condividere le sue preoccupazioni con Ernelia che spesso se ne lamenta anche per una gestione della casa piuttosto gravosa.
Il riscaldamento e il fuoco per cucinare si ottengono bruciando legna e mattonelle di torba che vengono immagazzinate nei solai e nelle cantine all'inizio dell'autunno e giornalmente bisogna approvvigionare la legnaia per coprirne il fabbisogno.
Alcune famiglie, solitamente le più benestanti, e non era il caso di Ernelia, hanno una ghiacciaia per conservare le vivande durante i mesi caldi che deve essere rifornita frequentemente con blocchi di ghiaccio acquistati da un ambulate che passa periodicamente per il paese con un camioncino scoperto, avvolti in teli di iuta.
L'ambulante è lo stesso che in autunno e inverno vende le mattonelle di torba, con lo stesso camioncino, avvolte, forse, con gli stessi teli di iuta. Ernelia purtroppo doveva conservare alcuni cibi come formaggi, salumi, e carni in una gabbietta appesa al soffitto racchiusa in una rete metallica a maglie fittissime tali da impedire alle mosche oltre che ai topi di raggiungere il contenuto. Solo alcuni anni più tardi cominceranno a diffondersi alcuni elettrodomestici, frigoriferi e lavatrici in primo luogo, che cambieranno per sempre i modi di organizzare le attività domestiche.

Nel frattempo le spese, per evitare che gli alimenti marciscano, si fanno giornalmente della quantità necessaria. Al mattino Ernelia o Adele e più tardi durante i mesi di vacanza dalla scuola, Antonello e Maria Angela, passano dal fornaio, poi dal fruttivendolo ed infine dalla latteria e ritornano con gli acquisti riposti in una sporta di paglia intrecciata di non grandi dimensioni. I pochi rifiuti, o vengono bruciati nelle stufe (la carta, il cartone o i listelli di legno dei pochi imballaggi) o, quelli organici, consegnati ad un vecchina, che passa quasi giornalmente con due secchi di latta appesi al manubrio di una bicicletta, e che costituiscono il cibo per il maiale che lei alleva. Non esisteva la raccolta dei rifiuti, i pochi rimasti erano accantonati in una fossa scavata dietro la casa, ogni tanto coperta con della calce viva, ma vuotata molto raramente.

 
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