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INDICE

pag. 1

Antonello
pag. 2

La famiglia si allarga
pag. 3

Adele
pag. 4

la vita di ogni giorno
pag. 5

problemi
di
sartoria
pag. 6

I "sensa
crapa"
pag. 7

Le
vacanze
pag. 8

L'avventura
pag. 9

Caregno
pag. 10

la caccia

pag. 11

I bimbi crescono
pag. 12

Il mare
pag. 13

La televisione
pag. 14

Inizia la rivoluzione

Parte Prima

Parte Seconda


 
 

La passione per la caccia è, per Gianni, l'unica attività che lo impegna fisicamente. Di costituzione esile evita accuratamente i lavori manuali, specie quelli faticosi, mascherando con un pizzico d'ironia un evidente complesso di'inferiorità: - mi stanco solo a guardarti - diceva a Tita impegnato in qualche lavoro di manutenzione della cascina di Caregno quando i due si trovano a convivere durante le brevi ferie agostane.

Tita, fabbro, titolare di una impresa artigiana, chiude i battenti una settimana all'anno. Gianni riserva le ferie per la stagione venatoria e pratica essenzialmente la caccia da appostamento.
La caccia da appostamento ha bisogno di un capanno dove attendere gli uccelli da passo, di un'area curata con gli alberi disposti a semicerchio per un facile avvistamento delle prede quando si appostano richiamate dal canto dei loro simili tenuti in gabbia e appesi sapientemente agli alberi della postazione.

Durante il periodo venatorio, Gianni, si alza alle 3.30 del mattino. Mentre si veste, Ernelia che si alza con lui, gli prepara la colazione e aspetta che esca per salutarlo, poi torno a dormire. Gianni nei primi anni si sposta in bicicletta e quindi a piedi per raggiungere il capanno. Verso l'una di pomeriggio è già di ritorno, si lava, un breve pasto, un riposino e alle 15 è in ufficio. Avendo utilizzato solo mezza giornata di ferie può permettersi di cacciare durante quasi tutta la stagione venatoria che si protrae da settembre a dicembre. Ad aiutarlo nella cura del capanno c'è Giacomo, un vicino di casa abile nella manutenzione del bosco, un alpino della Julia reduce dalla campagna di Russia perciò avvezzo alle fatiche e ai disagi. Più tardi si affiancherà Beppe, un nipote acquisito avendo sposato Silvana la figlia del fratello Lino. Beppe possiede un "potente" Motom che è in grado, pur avendo un motore di soli 48 cc di cilindrata, di salire a Magno trasportando due persone.
Qualche anno più tardi acquista un motorino, un Vivì, col quale può raggiungere Magno abbastanza agevolmente.

Antonello alle età di 11/12 anni comincia a seguirlo nei periodi di vacanza scolastica. Si sente un adulto e camminare nel bosco quando è ancora buio, portare lo zainetto con dentro alcune cartucce, seguire le orme del papà che lo precede con sulle spalle il basto per trasportare le gabbie, costituiscono una prova che ormai è grande.
Ma per ora Gianni lo porta con sé solo raramente. Invece lo coinvolge nella preparazione delle cartucce: gli affida il compito di togliere le capsule esplosive, ormai deflagrate, dal bozzolo in modo da poter riutilizzare la cartuccia che dopo lo sparo viene accuratamente conservata. L'operazione occupa molte sere di fine estate perché si devono preparare le munizioni che presumibilmente si utilizzeranno durante l'intera stagione.
In quel periodo il ripostiglio di casa si trasforma in una vera e propria Santa Barbara.
Una volta che Antonello ha raggiunto i 14 anni gli concede la prova del fuoco: un mattino durante le prime ore dell'alba quando la visibilità è ancora incerta, nel settore che doveva controllare Antonello, compare tra le foglie di un cespuglio un magnifico tordo; Gianni non riesce a vederlo e allora porge il fucile ad Antonello e lo invita a sparare. Gioia, trepidazione, ansia, timore di sbagliare, ma l'occasione è troppo grande, prende il fucile cautamente lo punta in direzione della preda e spara. Il cuore sembra impazzire la fiammata e la nuvola gli impediscono di vedere se ha fatto centro. Gianni lo rassicura: " l'hai preso, poi andiamo a vedere, adesso calma potrebbero essercene altri". È una gioia inesprimibile finalmente anche lui è un cacciatore. Da quel giorno quando gli impegni della scuola lo permettono vorrà seguire il suo papà ogni volta che andrà a caccia.