![]() |
![]() |
INDICE
pag. 1
di
mini e capelloni
pag. 2
di
scuole e impegno
pag. 3
il
1968
pag. 4
la
contesta-zione
pag. 5
il
rifiutopag. 6
Marx e
matrimonio pag. 7
Trento
pag. 8
idee di rivolte e pensione
pag. 9
gli anni di piombo
pag. 10
il
ritornopag. 11
una
serena
vecchiaia
pag. 12
di
figli e
nipoti
pag. 13
gli ultimi lutti
pag. 14
fine
Parte terza |
---|
![]() |
||
![]() |
Una Storia Valtrumplina: Ernelia e Gianni Dice una famosa e controversa canzone che veniva cantata dai giovani "contestatori": "Le idee di rivolta non sono mai morte", ma certamente non stanno troppo bene! La violenza politica raggiunge livelli di ferocia mai vista con la strage più spaventosa che la storia repubblicana ricordi: la strage alla stazione di Bologna il 2 agosto del 1980. E, contemporaneamente, lo sbigottimento di molti militanti di estrema sinistra si trasforma in un disimpegno nei confronti dell'attività politica diretta. Processo che, iniziato durante gli ultimi anni del decennio precedente, si impone come un ritorno al privato, una ricerca di gratificazioni personali, una fuga dalle responsabilità collettive fino agli estremi della fuga nelle droghe più distruttive, scelta praticata da molti, ma fortunatamente una minoranza. Anche Antonello e Maria Angela si staccano sempre più dagli impegni politici diretti e trovano parziale compensazione viaggiando in paesi extra europei dove entrano in contatto con culture diverse, con condizioni di vita più semplici e povere, ma spesso più serene e umanamente più gratificanti.
Lentamente tutto rientra in una "normale quotidianità" completata dal "regalo" di due nipotini da parte di Maria Angela e Alessio: nel 1982 nasce Daniele e nel 1986 Claudia. |
![]() |
![]() |