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INDICE

pag. 1
di
mini e capelloni
pag. 2
di
scuole e impegno
pag. 3
il
1968
pag. 4
la
contesta-zione
pag. 5
il
rifiuto
pag. 6
Marx e
matrimonio
pag. 7

Trento
pag. 8
idee di rivolte e pensione
pag. 9
gli anni di piombo
pag. 10

il
ritorno
pag. 11
una
serena
vecchiaia
pag. 12
di
figli e
nipoti
pag. 13

gli ultimi lutti
pag. 14

fine

Parte terza

Una Storia Valtrumplina: Ernelia e Gianni

Non c'è dubbio su quale percorso scolastico si debba intraprendere: Antonello diventerà perito tecnico pronto ad assumere un impiego presso le numerose aziende metalmeccaniche della zona e Maria Angela diventerà maestra, professione che permette di avere più tempo da dedicare alla futura famiglia. Antonello ama molto disegnare ed è anche piuttosto bravo; sostenuto dalla professoressa di disegno vorrebbe frequentare il liceo artistico, una struttura privata abbastanza prestigiosa, ma l'affermazione categorica del papà "è una fabbrica di disoccupati" e le considerazioni di ordine economico riguardo alla retta annua di frequenza, lo convincono a non porre obiezioni. Cosa che invece fa Maria Angela che vorrebbe iscriversi a "ragioneria", forse perché ama le lingue straniere o forse per seguire la sua migliore amica, e invece viene iscritta d'autorità all'istituto magistrale che frequenterà svogliatamente, non senza reiterate recriminazioni.

Le speranze di Ernelia e Gianni di vedere i propri figlioli assumere ruoli attivi e di prestigio nella comunità sembrano così concretizzarsi, rinforzate dal fatto che Antonello comincia a frequentare una bella coetanea del paese, con cui più tardi si fidanzerà.
Certo il mondo sta cambiando velocemente e persino la chiesa cerca di rinnovarsi nel profondo. I figli non ascoltano solo quella strana musica o si vestono in maniera eccentrica, ma discutono di terzo mondo, di controllo delle nascite, di rifiuto della guerra, guardano con apprensione alla guerra che sta divampando nel lontano Vietnam, spingono perché cadano le barriere tra maschi e femmine creando luoghi di riunione promiscui. Quel piccolo mondo un po' "bigotto" e ipocrita sembra scosso dalle fondamenta radicalizzando i contrasti e di conseguenza le reazioni.

E i giovani si rendono protagonisti, in uno slancio di solidarietà, dopo l'alluvione del novembre del 1966 che investì Firenze e molti paesi del Veneto e del Friuli.
Migliaia e migliaia di giovani partirono spontaneamente verso i luoghi della catastrofe, soprattutto Firenze, cercando di dare una mano a quelle popolazioni nel liberarsi dal fango che aveva seppellito parte delle loro vite.


Antonello con gli scout partecipa a questa mobilitazione e ne tornerà sempre più convinto che alla sua generazione spetta un compito importante: "dare una possibilità al mondo." ( Give peace a change John Lennon)

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