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INDICE

pag. 1
di
mini e capelloni
pag. 2
di
scuole e impegno
pag. 3
il
1968
pag. 4
la
contesta-zione
pag. 5
il
rifiuto
pag. 6
Marx e
matrimonio
pag. 7

Trento
pag. 8
idee di rivolte e pensione
pag. 9
gli anni di piombo
pag. 10

il
ritorno
pag. 11
una
serena
vecchiaia
pag. 12
di
figli e
nipoti
pag. 13

gli ultimi lutti
pag. 14

fine

Parte terza

Una Storia Valtrumplina: Ernelia e Gianni

E così Antonello si trasferisce a Trento e si iscrive alla facoltà di sociologia. L'impatto fu sorprendente. Ai primi di aprile, inforcata la motocicletta decide di salire in Trentino per informarsi, presso la facoltà, delle procedure per il trasferimento, ma soprattutto per vedere se la fama di università "rossa" fosse meritata. Non appena imbocca il viale di accesso ecco comparire un grande stabile ottocentesco di tre piani con alte finestre ornate e una gradinata di accesso che dà su un ampio atrio, ma la cosa che colpisce Antonello è che sul pennone più alto della facoltà e su molti finestroni sventolano le bandiere rosse e i fianchi della scalinata e le pareti dell'atrio sono coperti da enormi cartelloni fittamente scritti dove gli studenti espongono i motivi della protesta e le ragioni dell'occupazione in atto: i famosi tadzebao.

La convinzione che è possibile cambiare il mondo si rafforza, non importa se per ora le forze predominanti nel movimento si ispirano al marxismo, la chiesa cattolica con il concilio ha messo al centro dell'impegno dei cristiani la giustizia sociale, il riconoscimento delle diversità culturali religiose e politiche e potrà contribuire al cambiamento senza rinnegare lo strumento di analisi politica ed economica rappresentato dal marxismo, anzi trovando la necessaria convergenza.
Il cambiamento potrà avvenire solo attraverso una generale presa di coscienza della profonda ingiustizia insita nel capitalismo, da parte della stragrande maggioranza delle "classi subalterne" e un conseguente ribaltamento dei meccanismi di formazione delle rappresentanze politiche e istituzionali. In una parola una rivoluzione.

Questi ragionamenti Antonello li condivide con la fidanzata che lo guarda un poco perplessa, ma poco a poco se ne convince. Non lo stesso si può dire di Gianni che cerca inizialmente di controbattere anche in modo acceso.
Non è d'accordo, è ovvio, ma gli ricorda che il patto era legato alla sua iscrizione ad ingegneria, per ogni altra soluzione Antonello dovrà provvedere da solo. Così si delinea il piano: troverà un lavoro a Trento, aiutato dalla fidanzata che lo seguirà.
In quel tempo una scelta di questo tipo si poteva fare solo sposandosi, e naturalmente sposandosi in chiesa.
Insieme frequenteranno la facoltà e studieranno per capire la società nella quale vivono e in che modo e con quali strumenti contribuire al suo cambiamento. E così verrà fatto. Antonello trova lavoro in una fabbrica trentina e un appartamento in affitto, dopo pochi mesi si sposa e comincia l'avventura.

 

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